Un tempo erano il mitico ispettore Derrick, la signora in giallo. Oggi siamo noi.
E’ l’Italia che indaga, che analizza, che accusa, assolve, proscioglie, calunnia, giudica e infine sentenzia.
L’Italia che si divide tra “franzoniani” e colpevolisti, innocentisti, garantisti. Assumiamo ogni giorno la nostra dose di notizie/indizi sui vari cult del periodo: l’intramontabile Cogne, “il giallo dell’estate” di Garlasco (così simpaticamente battezzato da Studio Aperto), il nuovissimo caso di Perugia, e per ultimo l’omicidio del giovane tifoso laziale.
E così siamo costretti a pranzo, a pomeriggio e a sera, a sorbire una serie di inutili processi-approfondimenti che, mentre il nostro Paese va a puttane, ci distraggono un attimino: “mestolo o scarpone?” Intanto Taormina (che aveva avuto un calo di popolarità nell’ultimo periodo) ci tiene a far sapere: “Io so chi è l’assassino, ma non ve lo dico”. Ma è un dispetto? Mai sentito parlare di favoreggiamento? E, tra l’altro, chi te l’ha chiesto..? Ma va bene, infondo stiamo parlando di Taormina.
Atteso per domani sera un comunicato da Arezzo: “pensavo fosse scarica”.
Eventuali chiarimenti a Porta a Porta: “il tifoso sbagliato sulla traiettoria sbagliata: indagato l’Autogrill”.
5 commenti:
ahaahah! GRANDE!! hanno rotto le palle!!
WASP DO' CAZZ'
..il mio ragazzo mi dice sempre che è così..
è vero
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