domenica 18 novembre 2007

Vai Walter, facci sognare!



Ricordate la Forleo che sputtanava Fassino e D’Alema con le intercettazioni in merito alla vicenda Antonveneta?
Sembrava quello essere l’atto conclusivo del grande risiko bancario; sembrava dovesse finire in quel triste modo il gioco delle fusioni e delle acquisizioni.

Ecco che invece arriva la novità. Banca Monte dei Paschi di Siena riapre la partita: annuncia di aver raggiunto l’accordo con il Banco Santander per l’acquisto del 100% di Banca Antonveneta, per una cifra pari a 9 miliardi di euro in contanti, al netto delle partecipazioni di Interbanca. Ci sono volute ben 24 ore di trattative!
Nasce così il terzo gruppo bancario italiano, dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit-Capitalia.

Ma cerchiamo di capire bene cosa è successo e le conseguenze di tale operazione.

Nel lontano 2005 Banca Antonveneta fu acquistata dagli olandesi per 8 mld (acquisto che comprendeva inoltre la banca d’affari Interbanca, il cui valore all’epoca fu stimato pari ad 1 mld di euro); ciò significa che MPS paga oggi 9 mld ciò che 2 anni fa fu stimato 7. Sulla vicenda UNIPOL-Antonveneta Berlusconi e la CDL al completo avevano gridato allo scandalo, si erano stracciati i capelli, come pazzi. Ora solo silenzio.

Antonveneta è stata acquistata dalle cooperative, che qualche leader del Centro-Destra usa spesso per gettare fumo negli occhi ai sui elettori indottrinati. La fusione con una Banca non desta preoccupazione.
Ma tra Unipol e Montepaschi cambia qualcosa, almeno in termini di proprietà? Unipol è direttamente legata ai DS. Ma lo e' anche Montepaschi, cassaforte laica senese, da sempre vicina agli uomini della sinistra. Quello di Siena è l'unico istituto bancario la cui maggioranza (58%) non sta sul mercato ma è di una Fondazione, controllata dagli enti pubblici (Comune e Provincia su tutti). Enti pubblici governati dal dopoguerra da solide maggioranze Pci, poi Pds, poi Ds. E presto Pd.

Il Manifesto, è stata l'unica voce fuori dal coro in questa vicenda. Ha osato titolare "Ora anche il Partito democratico ha una banca". Fassino e D'Alema, legati ad uno stile ex-comunista avevano miseramente fallito nell'operazione. Mentre San PD, grazie anche all'amore palese tra Draghi e Veltroni, è riuscito nell'operazione con l'approvazione di gran parte dell'opposizione.
In conclusione, abbiamo l'ennesima riprova che il centro-destra e il centro-sinistra sono del tutto uguali, con le mani in pasta negli stessi affari. Che non si fanno la guerra, ma solo scaramucce per differenziarsi un minimo agli occhi degli elettori.
E quando li chiamano Casta si arrabbiano pure definendo chi li attacca "anti-politici". Per quello che mi riguarda preferirei un altro aggettivo "anti-affaristi". Adesso Berlusconi ha Mediolanum e Mediobanca, il PD ha Montepaschi, Unipol e Antonveneta. Le altre banche (e assicurazioni) sono un po' meno schierate. anche se per ognuna e' possibile trovare una precisa collocazione politica.
Grazie ragazzi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

destra e sinistra solo la stessa merda!!!