Il sole attendeva una luna di lana
quel pomeriggio di Piazza Fontana
quando il tritolo pretese a gran voce,
di 16 anime, la morte e una croce.
E andaron dall'uomo della ferrovia,
un uomo dagli occhi che mai viser paura:
nelle sue vene il sangue dell'anarchia
.."Giuseppe Pinelli! Prego, ci segua in questura"
Gli sbirri corrotti e una legge baldracca
accusaron Giuseppe d'essere il "bombarolo",
se come prova una lama dentro la giacca,
poi mute risposte s'alzarono in volo.
Nella sua mente d'anarchia gli ideali,
nelle sue labbra soltanto il silenzio.
Dal quarto piano si lanciò senza ali,
a nasconder segreto una pura coscienza.
Su quel pezzo di marmo ora c'è il suo sorriso,
accanto al suo nome l'ombra d'un fiordaliso.
mercoledì 12 dicembre 2007
12 Dicembre 1969
Pubblicato da TheWasp alle 12:53
Etichette: pensieri e parole
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2 commenti:
anarchia al potere
Bell'articolo, veritiero e profondo...Complimenti partigiano John
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